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Nuove autonomie, la Moldaunia – Parte 2

di Domenico Sergio Antonacci

Continuo sulla linea del precedente post sulle nuove autonomie, questa volta parliamo della Regione della Daunia e della Moldaunia.

4 settembre 1946, avanza l’idea della Regione della Daunia, la Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Foggia si fa portavoce di quest’importante idea.
Si legge nell’Ordine del giorno della Giunta della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Foggia:

Considerato che la Capitanata, per tradizioni storiche, per situazione geotopografica, per ambiente fisico e peculiarità demografiche, per attività economiche in atto e in potenza, per capacità finanziaria, naturali risorse, e fecondità di lavoro, costituisce una omogenea unità economica e amministrativa nettamente definita, essenzialmente funzionale e proficuamente vitale; Ritenendo che i problemi caratteristici della Capitanata, ed i gravi interessi economici e sociali che ad essi si riconnettono, possono e debbono potersi risolvere nella sede naturale in cui esistono e reclamano soluzione, e riceverebbero pregiudizio da una eventuale incorporazione della Capitanata stessa in altre circoscrizioni aventi diverse esigenze, differente struttura economica, diverso grado di sviluppo o d’orientamento; Ritenendo che il nuovo ordinamento statale, diretto ad assicurare maggiore autonomia nella cura degli interessi diretti, e maggior benessere alle popolazioni, si risolverebbe in un danno per la Capitanata, se i suoi problemi ed i suoi interessi fossero agganciati e subordinati ad altri di diversa natura, di differente portata ed urgenza.
A questo ordine del giorno segue la risposta della Sottocommissione 2ª per la Costituzione che esprime parere favorevole per l’istituzione di nuove regioni tra le quali anche quella del Salento col raggruppamento in essa delle provincie di Brindisi, Lecce e Taranto.
A fianco della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Foggia prese successivamente posizione anche la Deputazione Provinciale di Foggia votando l’Ordine del Giorno del 17 gennaio 1947:
La Deputazione Provinciale afferma la necessità che venga costituita la Regione Dauna.
Nel frattempo era nato spontaneamente il Comitato Promotore della Regione Dauna che, il 12 gennaio 1947, organizzò un convegno, esteso a partiti politici, enti, associazioni combattentistiche ed associazioni di categorie produttive ed imprenditoriali, in cui veniva deliberata la costituzione di un Comitato di Agitazione Pro Regione Dauna che sostenesse le ragioni delle pretese autonomistiche della Daunia, il quale esordì con un appello pubblico lanciato alla cittadinanza mediante il seguente manifesto:
Cittadini della Daunia !
La seconda Sottocommissione dell’Assemblea Costituente sta per approvare il progetto di istituzione della Regione Pugliese comprendente i territori delle provincie di Bari e di Foggia. L’approvazione di tale progetto violerebbe non solo le nostre legittime aspirazioni, ma anche i diritti naturali della Capitanata che, per l’estensione del suo territorio di oltre 7000 Kmq., per configurazione geografica, per tradizioni storiche, per omogeneità etnica, per struttura economico-agraria, per importanza dei traffici stradali e ferroviari, deve costituire una regione autonoma. Per impedire che così grave ingiustizia sia consumata in danno della Capitanata, il Comitato di agitazione, costituitosi per moto spontaneo di popolo, con l’adesione di tutti gli Enti provinciali, ha iniziato la battaglia pro istituenda Regione Dauna. Questa battaglia non potrà essere efficacemente combattuta se non con l’unione spirituale di tutti i cittadini di Capitanata, ciascuno dei quali – al di sopra di ogni ideologia di classe o di Partito – deve sentire la fierezza e l’orgoglio di difendere la propria terra insidiata e minacciata.
Cittadini di Capitanata !
Ricordate che propugnando l’autonomia della Daunia, difenderete l’avvenire vostro e dei vostri figli.
VIVA LA DAUNIA ! 
 
Poiché il problema era fortemente sentito in tutte le contrade della provincia, l’invito fu subito raccolto dalle amministrazioni comunali dell’intera provincia, tanto che, “alla data del 15 febbraio 1947, ben 56 dei 60 comuni della provincia di Foggia avevano entusiasticamente aderito al Movimento di Agitazione richiedendo ed auspicando la istituzione della Regione Dauna”, come si legge dai resoconti dello stesso Comitato Promotore di Agitazione Pro Regione Dauna. L’enorme impegno istituzionale locale e le agitazioni di massa organizzate a livello locale evidentemente non trovarono, a livello centrale, una leva politica adeguata a rimuovere volontà ed interessi di segno contrario, per cui, malgrado lo stato di agitazione in atto, il territorio della Daunia finì per essere accorpato alla macroregione pugliese, cosa che i Dauni furono costretti ad accettare con grande insofferenza, tuttora palpabile, perché si sentivano estranei alle realtà socio-economiche e culturali delle altre comunità del Salento e della Peucezia rappresentate dalla stessa entità regionale. In subordine qualcuno, come l’On. Avv. Carlo RUGGIERO, membro del Comitato Promotore pro Regione Dauna, intravedeva fin da allora come ipotesi alternativa all’autonomia regionale dauna, qualora quest’obiettivo fosse stato impossibile da raggiungere, un’aggregazione più naturale con il Molise anziché con le altre comunità della Regione Puglia, come si legge nel suo articolo del 5 Gennaio 1946 di cui riporto alcuni frammenti (data la lunghezza):
A Bari s’ignora completamente la nostra attività. Noi ignoriamo l’attività barese. Non esistono ditte baresi che abbiano propaggini nella nostra provincia. Non esistono nostre ditte che si rivolgano a Bari. Tra le due provincie esiste un diaframma infrangibile. Spiritualmente non esistono rapporti tra noi e la provincia di Bari. Questi rapporti non potevano crearsi perché la sostanza spirituale dei due popoli è essenzialmente diversa. Le tradizioni, le consuetudini, gli atteggiamenti, i modi, i dialetti, le vicende, le forme di vita dei due popoli non hanno niente di comune. E’ impossibile trovare tra i due popoli una sola manifestazione etnica folkloristica che valga ad identificarli per un momento solo. Per noi andare a Bari o oltre è come andare in Sicilia o in Piemonte. La stessa cosa accade per i leccesi quando vanno a Bari. Basti dire che nella nostra provincia esiste una grandissima maggioranza di persone che non ha mai visitato Bari, mancando i motivi per una gita, sia pur breve in quella città. Moltissime persone invece conoscono Napoli Il nostro centro di cultura e di studi resta ancora Napoli. L’Università di Bari non ha creato nella nostra provincia (salvo nei comuni finitimi alla provincia di Bari) neppure il senso di opportunità e convenienza da parte dei nostri giovani a frequentare quella Università. Gli studenti nostri vanno a laurearsi a Napoli. Nella nostra provincia per una specie di divieto spontaneo ed immanente non si pensa mai a Bari. Bari è fuori dell’ambito del nostro spirito. Semmai – ove questo fosse realizzabile – potremmo formare regione con il Molise, che è una regione la quale ha con noi affinità profonde di razza e legami di vasti interessi economici.
Alcune adesioni dei comuni garganici nel 1947 :
Comune di Carpino:
N. 463 lì 22 gennaio 1947 – Oggetto: Voto pro-costituzione Regione Dauna
All’On. Comitato Provinciale per il Movimento a pro della Regione Dauna Foggia.
Comunico a codesto On. Comitato che questa Amministrazione Comunale, in accoglimento dei
desiderata di questa p opolazione ed interprete dei sentimenti della stessa, tenuto conto che la
Daunia non ha comunione di interessi commerciali ed industriali con la Provincia di Bari, in data
odierna ha aderito al movimento promosso da codesto Onorevole Comitato ed ha espresso voto
che la Provincia di Foggia sia costituita in Regione a sé stante agli effetti dell’Autarchia e
dell’Autonomia locale cui provvede in questi giorni l’apposita Commissione dell’Assemblea
Costituente – f.to Sindaco Farnese.
Dal Comune di Cagnano Varano:
Invio adesione questo Comune Pro-Regione Dauna – f.to Sindaco De Simone
Dal Comune di S. Nicandro Garganico:
Aderisco entusiasmo movimento protezione legittima richiesta codesto Comitato Pro-Regione
Dauna – Sindaco Scimene.
Dal Comune di Rignano Garganico:
A nome questo Comune aderisco movimento Regione – f.to: Sindaco Del Re
Comune di Rignano Garganico
N° 99 di prot. 17.1.47 – Oggetto: Pro Regione Dauna.
Al Comitato Provinciale per il Movimento a Pro della Regione Dauna – presso Camera del
Commercio – Palazzo Saponaro N. 18 Foggia.
Questa Amministrazione Comunale aderisce toto corde, all’azione promossa da codesto Comitato,
circa il riconoscimento della nostra regione Dauna, ed auspica che l’Assemblea Costituente voglia
accogliere l’unanime, generale richiesta di tutte le Organizzazioni ed istituzioni della Provincia – f.to
Sindaco Del Re Felice.
Comune di Apricena:
N. di prot. 277 – lì 20 gennaio 1947 – Oggetto: Voto pro movimento Regione Dauna.
Spett.le Comitato Provinciale “Pro regione Dauna” presso Ufficio Provinciale Commercio Foggia.
In relazione alla nota 14 corr. della Federazione Provinciale Reduci, pervenuta oggi, questa
Amministrazione aderisce incondizionatamente al movimento Pro Regione Dauna – f.to Sindaco G.
Cesareo. 
Dal Comune di Rodi Garganico:
Numero di Protocollo 336 – lì 23 gennaio 1947 – Oggetto: Voto pro costituzione Regione Dauna.
All’On. Comitato Provinciale per il Movimento a pro della Regione Dauna – Foggia – presso
Camera di Commercio.
In riferimento alla circolare in data 14 gennaio 1947 dell’Associazione Nazionale Reduci –
Federazione di Capitanata – comunico a codesto on. Comitato che l’Amministrazione comunale da
me presieduta, interprete dei sentimenti di questa popolazione, tenuto conto che la Daunia non ha
comunione di interessi di commerci e di industrie con la provincia di Bari, in data odierna ha aderito
al movimento promosso da codesto stesso on. Comitato esprimendo voto che la Provincia di
Foggia sia costituita in regione a sé stante agli effetti dell’autarchia e dell’autonomia locale cui sta
provvedendo in questi giorni l’apposita Commissione dell’Assemblea Costituente – f.to Sindaco
Ruggiero Ruggero. 
Comune di Vico del Gargano:
N. 262 di prot. addì 22 gennaio 1947 – Risposta a nota del 12 gennaio – Oggetto: Pro Regione
Dauna.
Al Comitato Pro Regione Dauna presso la Camera di Commercio e Industria Foggia.
Questo Comune plaude all’azione che codesto Comitato sta svolgendo del riconoscimento della
Regione Dauna e vi aderisce pienamente, formulando gli auguri che gli sforzi dei migliori figli di
Capitanata siano coronati da successo – Ossequio – f.to Sindaco Carmine Panunzio. 
Dal Comune di Peschici:
Aderisco pienamente at movimento codesto Comitato agitazione Pro-Regione Dauna – f.to:
Sindaco Azzarone. 
Dal Comune di Monte Sant’Angelo:
Aderisco incondizionatamente al movimento Pro-Regione Dauna condividendo motivi affermati
verbale 17 gennaio volgente – f.to: Sindaco Salcuni. 
Dal Comune di Lesina:
Questo Comune aderisce riconoscimento Regione Dauna a se stante
f.to Sindaco Dellaquila.
Oggi il progetto di aggregazione autonomia della Daunia è ritornato a far parlare di se con la Moldaunia, ovvero una nuova regione che unisca Daunia e Molise; si legge nel documento “Progetto Moldaunia” :
Oggi l’ipotesi progettuale di aggregazione della Daunia al Molise, alla luce della nuova Legge Costituzionale sul federalismo regionale (Legge n° 3 / 2001), approvata in via definitiva dal Senato l’8 marzo 2001 e confermata dal successivo referendum popolare del 7 ottobre 2001 per entrambe le comunità del Molise e della Daunia, visto il nuovo vento politico che spira sull’Italia, foriero di maggiore considerazione per le esigenze di autonomia ed autodeterminazione delle realtà territoriali omogenee. Molise per un verso e la Daunia per un altro, hanno tutto l’interesse ad unire le proprie capacità e potenzialità, complementari e non antagoniste, per esprimere insieme una realtà regionale omogenea, la cui valenza sarebbe di tutto rispetto, sia sotto il profilo territoriale che demografico. Infatti la nuova Regione, per la quale lo scrivente ha già coniato il nome italianofilo di MOLIDAUNIA o esterofilo di MOLDAUNIA, avrebbe una consistenza territoriale di Kmq. 11.622 (Kmq. 4.438 + 7.184) ed una popolazione complessiva di 1.011.593 abitanti (320.601 + 690.992), con una densità media di 87,0 abitanti / Kmq., prossima a quella dell’attuale Molise, pari a 72,2 abitanti / Kmq., e quindi un valore ponderale (di popolazione e territorio) confrontabile con quello del vicino Abruzzo (popolazione di 1.243.690 abitanti su un territorio di Kmq. 10.794, con una densità di 115,2 ab./ Kmq.)e confrontabile, territorialmente, anche con la restante parte della Puglia, alla quale resterebbe comunque un territorio di Kmq. 12.173.Nella prospettata nuova identità regionale, oltretutto, la Daunia acquisirebbe unarappresentanza consiliare (68,3%) adeguatamente rappresentativa, non solo della suapopolazione, ma anche della sua entità territoriale che, attualmente, pur raggiungendo il37,11% dell’intero territorio regionale, è rappresentata da appena il 15,71% delConsiglio Regionale Pugliese, dato l’enorme differenziale esistente tra la densitàdemografica della Daunia (96,2 ab./Kmq.) ed il resto della Puglia (273,5 ab./Kmq.).Oggi sarebbe possibile realizzare il progetto agognato per oltre 50 anni.      
Oggi esiste il Movimento Popolare per il Progetto MOLDAUNIA, è stata fatta anche un’indagine statistica di cui pubblico una tabella di seguito:
Per saperne di più sul Progetto Moldaunia visitate il sito www.moldaunia.it/
Bibliografia:
Progetto Moldaunia,  Gennaro Amodeo
Documentazione della volontà popolare per l’autonomia regionale della Daunia, Comitato Pro Daunia Regione 

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3 commenti su “Nuove autonomie, la Moldaunia – Parte 2”

  1. il progetto moldaunia o una regione dauna aveva una ragione d'essere nel '47, oggi è piu una provocazione verso il governo regionale e verso quello nazionale nel quale si spera di vedersi maggiormente rappresentati!
    le differenze culturali economiche e sociali del 47 oggi nn ci sono piu, anzi sono sostanzialmente modificate..basta pensare alla diversità culturale economica ed enogastronimica all'itnerno della stessa daunia…gargano-supappenino-tavoliere sono tre realtà distinte!
    oggi forse siamo piu vicini come realtà economica al salento che al foggiano, noi gargnici! un tempo per via della transumanza aveva affinità con il molise, l'abruzzo e il subappenino…ma meno con il foggiano!!
    quindi che fare?!
    da un punto di vista di opportunismo politico, l'idea è buona, anzi ottima, piu soldi alle nostre casse territoriali, piu autonomia, piu rappresentanza dirigenziale!…ma l'opportunismo paga a lungo termine?! è solo su queste linee che dobbiamo ragionare?! o vale la massima che uniti si è piu forti e che maggiore autonima e rispetto territoriale nn sono incompatibili con il coesistere con popoli diversi…in fondo il vero nome della "nostra" regione era LE PUGLIE!
    ARMANDO QUAGLIA

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