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Sequestri e multe intorno nel Lago di Varano

Neanche a farlo apposta ne avevamo parlato pochi giorni fa (qui e qui) delle illegalità che si svolgono intorno e nel Lago di Varano. E’ di oggi la notizia di multe e sequestri del Corpo forestale

Nel corso di alcune indagini coordinate dal Corpo forestale di Monte Sant’Angelo, gli agenti del comando di Cagnano Varano hanno sequestrato opere edilizie abusive per complessivi 580 metri quadrati. In particolare nell’Isola Varano, in località «Capojale», gli investigatori hanno scoperto la costruzione di un immobile in muratura e una pavimentazione costituita da conglomerato cementizio in assenza della licenza di edificabilità, nonché dei relativi pareri vincolanti della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Puglia di Bari e del Parco Nazionale del Gargano.
Gli uomini della Forestale hanno quindi proceduto al sequestrato preventivo dell’immobile e dell’area circostante e denunciato il proprietario e committente dei lavori, un uomo originario di Cagnano Varano, per i reati che vanno dalla costruzione di immobile privo dei propedeutici titoli concessori, alle correlate responsabilità di carattere ambientale e paesaggistico. Inoltre, in località «Fiumicello», sempre in agro di Cagnano Varano, i forestali hanno sequestrato tre darsene in costruzione costituite da materiale di risulta, che sarebbero state utilizzare per attraccare imbarcazioni in maniera del tutto abusiva e indisturbata,vista la zona impervia e poco accessibile. I reati ascritti sono occupazione di demanio marittimo, deviazione di acque e smaltimento illecito di rifiuti speciali.

Nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto del fenomeno della pesca abusiva e del relativo commercio – trasporto di specie alieutiche, i forestali hanno eseguito sanzioni amministrative per complessivi 2.300 euro, rapportabili agli illeciti di ormeggio e transito di imbarcazioni superiori a due tonnellate di stazza all’interno della Laguna di Varano, installazione di motori fuori bordo superiori a 40 cavalli consentiti, omessa iscrizione di nome e numero di matricola su unità da pesca professionale e natanti privi delle dotazioni di sicurezza. Nel corso del blitz, inoltre sono stati sequestrati 120 chilogrammi di vongole veraci aventi un valore di mercato al dettaglio pari a 800 euro: su disposizione della Asl il materiale sequestrato è stato reimmesso nelle acque di provenienza poiché ancora in stadio vitale.

Fonte: corrieredelmezzogiorno.it 

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